Nella più celebre opera dantesca il termine "vizio" compare innumerevoli volte e costituisce uno dei nuclei principali della letteratura del poeta fiorentino; se nell'Inferno vengono analizzate in particolar modo le estreme conseguenze dei vizi, e quindi i peccati, nel Purgatorio essi giocano un ruolo fondamentale al punto da plasmarne la struttura.
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